dalla parte dei minori, una volta ….. e ogni volta

“tutti i grandi sono stati bambini, una volta, ma pochi se lo ricordano” afferma il Piccolo Principe….

ecco io lo ricordo bene e per questo scelgo di stare dalla parte dei minori, ogni volta

con il Comune di Sassari, in collaborazione con la Commissione per le pari opportunità degli uomini e delle donne, il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha convocato tutt*

I MINORI E I LORO DIRITTI con particolare attenzione al contrasto della violenza di genere e la violenza assistita

Sassari CINEMA ASTRA ingresso libero, gratuito e accreditato per la formazione dell’avvocatura

PLEASE STOP #ENDVIOLENCE AGAINST WOMEN

25 novembre 2019 Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

A CHE PUNTO SIAMO?

Le novità legislative

E’ in vigore dal mese di agosto l’ultima legge n. 69/2019 ormai nota come CODICE ROSSO che ha il fine di rendere rapido ed efficace l’intervento penalistico per garantire la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. E’ un provvedimento sollecitato a gran voce per gestire la “chiassosa visibilità” della violenza di genere, soprattutto dopo la sentenza di condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo (CourEdH Talpis 2 marzo 2017). I Giudici della Corte dei diritti umani hanno, tra l’altro, sottolineato “gli atteggiamenti socio culturali di tolleranza nei confronti della violenza domestica”, come in precedenza emerso dal rapporto ONU (Cedaw 2011) in cui il Relatore speciale delle Nazioni unite aveva riscontrato l’esistenza di stereotipi sessisti nei mass media italiani e nel settore pubblicitario e da qui, l’esortazione ad intervenire .

Fermare la violenza non è solo una questione di leggi

L’Italia, come ogni altro Stato che ha ratificato la Convenzione contro la violenza di genere, riconosce “il diritto di tutti gli individui, e segnatamente delle donne, di vivere liberi dalla violenza sia nella vita pubblica che privata” e si è impegnata ad “adottare le misure legislative e di altro tipo necessarie per promuovere e tutelare” questo diritto (art. 1 COE N. 210, Istanbul 2011).

E’ chiaro che non è solo una questione di leggi, ma ciò che conta è la volontà di scegliere ed utilizzare ogni tipo di “misura utile”.

Il sistema normativo è “ottimo e abbondante” dato che le norme interne vengono integrate e coordinate con quelle europee. E’ necessario, invece, puntare sulla prevenzione e sul cambiamento culturale e sostenere la crescita personale e la preparazione professionale di tutti noi che viviamo in una società dove “portare rispetto” verso l’altro è ormai un atteggiamento raro.

L’importante ruolo della stampa

La Convenzione di Istanbul sul contrasto alla violenza di genere affida alla stampa un ruolo fondamentale formulando da un lato, l’appello ad attuare politiche di educazione ed istruzione e dall’altro, un vero e proprio ordine di promuovere campagne e programmi di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza … delle varie forme di manifestazioni di tutte le forme di violenza … e delle loro conseguenze sui bambini (art. 13 COE).

Nell’ attività di contrasto alla violenza di genere possiamo incominciare proprio dalla responsabilità della stampa, non tanto per quello che fa, ma per quello che potrebbe, anzi dovrebbe fare.

La (nuova) protezione del dato personale

La cronaca di questi giorni mantiene in prima pagina gli episodi di violenze varie sino alla uccisione di donne (e talvolta di figli) da parte di persone conosciute o facenti parte della famiglia.

E’ pur vero che nella esposizione della notizia di cronaca accade che sulla “riservatezza” della vittima prevalga la volontà di pubblicare tutta una serie di dettagli ed informazioni per soddisfare la curiosità dei lettori o del pubblico in senso lato.

Come insegna anche la Corte di Strasburgo lo “scopo di aumentare le vendite del giornale” non può essere considerato “un contributo ad un dibattito di interesse generale della società” (CourEdH Brink c. Lituania 25.11.2008).

A ciò si aggiunga che la pubblicazione – attraverso i mezzi di comunicazione di massa – di informazioni personali sulla persona offesa dai delitti sessuali (quali le generalità o le immagini) esige il suo consenso, altrimenti concretizza una attività illecita sanzionata dall’art. 734 bis del codice penale.

Non finisce qui!

Come è noto il valore del dato personale ha ricevuto dal maggio 2018 una efficace tutela derivante dal Regolamento UE n. 2016/679 che rappresenta nuovo strumento di protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

Sotto il profilo che qui interessa, l’azione di armonizzazione con il Codice privacy ha portato alla nuova redazione del Titolo XII Giornalismo, libertà di informazione e di espressione (art. 136 e 137 D.lgs. 196/2003)

Ne consegue che la redazione della notizia di cronaca deve tener conto del Codice privacy e deve essere resa nota nel pieno rispetto delle “Regole Deontologiche relative al trattamento dei dati personali nell’ esercizio dell’attività giornalistica” precisate nella Delibera del Garante Privacy del 29.11.2018 (G.U. 4.01.2019).


In sostanza la PROTEZIONE della vittima vulnerabile comporta anche la PROTEZIONE DEL DATO PERSONALE , con conseguente trattamento esclusivamente in modo lecito delle informazioni che la riguardano.

L’osservanza da parte della stampa del preciso puzzle normativo consente di evitare una “vittimizzazione secondaria” che anche a causa della indicizzazione potrebbe provocare dei danni gravi e permanenti.

Si pensi anche alla reiterazione del dramma dei figli delle vittime, che una volta cresciuti si potrebbero trovare davanti a resoconti di cronaca, eccessivi nelle informazioni e nella descrizione di dettagli.

In sintesi, non è una questione di leggi, ma di rispetto della persona.

Il rispetto

Il rispetto non sta scritto nelle leggi, ma di certo nei cromosomi del nostro DNA. Il rispetto è quell’atteggiamento che nasce dalla consapevolezza del valore di qualcosa o di qualcuno, rectius dell’essere umano. “Respectus” è quel “respicere”, quel “guardare indietro” mentre si procede , mentre l’attenzione è tutta diretta in avanti; è quel momento di dubbio, di ricerca, di riflessione che porta a fermarsi un attimo. Ecco, quella spontanea volontà di voltarsi interiormente e di fermarsi davanti alla sacralità dell’essere umano.

I risultati delle statistiche

I dati del rapporto EURES 2019 sono significativi. Sono aumentate le percentuali che riguardano la violenza assistita, la gravita dei reati e delle lesioni provocate, il rischio di vita e l’efferatezza e crudeltà delle azioni. E’ diventato più agevole riconoscere le forme di violenza psicologica e dunque contenerle, mentre sono affiorate le gravi ipotesi di violenza economica. Gli atti di violenza fisica e quella sessuale sono nettamente accresciuti. In particolare, colpisce la efferatezza dei recenti casi di uccisione di donne da parte del loro (ex)compagno di vita dove oltre che provocare la morte della donne si infierisce sul corpo con il fuoco. L’uso del fuoco è simbolico e la storia ne è testimone.

La società civile

Vivere liberi dalla violenza sia nella vita pubblica che privata” è il diritto di ciascuno di noi e ognuno di noi ha la responsabilità di garantirlo e tutelarlo: dal magistrato all’avvocato, insieme alle forze dell’ordine e al giornalista, dal vicino di casa e parente all’insegnante dentro e fuori la scuola di ogni livello, dal collega al superiore, dal cittadino allo straniero.

Siamo tutti pezzi del puzzle della società civile e con ogni nostro gesto possiamo contribuire a creare “le misure necessarie per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio culturali” e vigilare “affinché CULTURA, USI, COSTUMI, RELIGIONE, TRADIZIONE e c.d. “ONORE” non possano essere utilizzati per giustificare la violenza”.

#PLEASE STOP         #ENDVIOLENCE AGAINST WOMEN #TAKEACTION

PRIVACY : CHE COSA E’ IMPORTANTE SAPERE

L’incontro voluto dall’Istituto Tecnico Industriale Angioy – SERALE – Corso d’istruzione per Adulti, dal titolo Privacy: che cosa è importante sapere, è rivolto a tutti noi, perché “ I DATI SIAMO NOI”.  L’ingresso è libero e gratuito.

Si tratta di una iniziativa per creare una cultura della “protezione dei dati personali” e sviluppare in ogni persona la consapevolezza del valore dei propri dati.

L’avv. Antonietta Confalonieri (DATA PROTECTION OFFICER, con certificazione UNI 11697) offrirà una serie di informazione utili ad ogni singola persona, in modo da conoscere i propri diritti, muoversi nel mondo -anche digitale – con consapevolezza sapendo come gestire i rischi e mantenere il controllo sull’uso della propria “identità”. Sarà un invito ad acquisire nuove abitudini, riflettendo su “che cosa è importante sapere” per avere la libertà di rendere “pubblica” la propria vita [scelte, opinioni, preferenze, abitudini, lavoro, numeri identificativi di ogni situazione (auto-conto corrente- telefono-casa-assicurazione-sanità), immagini, voce, viso] senza che vi sia un uso scorretto di queste informazioni, o una monetizzazione, vale a dire che se ne faccia mercato, magari provocando danni di vario genere.

L’incontro nell’Istituto Angioy è stato organizzato in coincidenza con la data del 25 maggio, giorno che segna l’inizio delle nuove regole, imposte con il Regolamento Europeo 679/16 e completate con la modifica del “Codice privacy” D.l.gs. 196/03 effettuata dal legislatore italiano nella scorsa estate.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale perché si passa dal concetto di “riservatezza” a quello di “protezione” con conseguente controllo sul dato. “La protezione dei dati personali è un diritto di libertà”, è lo slogan scelto dal GARANTE PRIVACY.

Il c.d. GDPR 679/16 ha introdotto importanti novità a difesa della privacy: più trasparenza sull’uso dei dati personali, nuovi diritti per le persone, maggiori responsabilità per imprese, enti e Pubblica Amministrazione, sanzioni severe per chi non rispetta le regole, anche fuori dai confini dell’Europa.

L’appuntamento è per mercoledì 29 maggio 2019, ore 17.30 presso l’aula magna dell’ITI G.M. ANGIOY, a Sassari.

Il D.S. Prof. Luciano Sanna introdurrà l’incontro che verrà moderato dal Prof. Francesco Viglietti.

11 FEBBRAIO DONNA e SCIENZA

In occasione della Giornata Mondiale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, che si celebra l’11 febbraio di ogni anno, i CPO forensi d’Italia hanno realizzato un video che ricorda e celebra 11 tra le tante donne che hanno svolto un ruolo fondamentale nelle discipline STEM, con voce narrante e traduzione nella lingua dei segni LIS.

L’obiettivo principale e’ quello di sottolineare il rilevante ruolo che le donne hanno svolto nelle scienze evidenziando esempi internazionali e nazionali di figure femminili del passato come fonte di ispirazione per le ragazze, le scienziate e le professioniste di oggi.

Si intende favorire la partecipazione delle donne allo studio delle materie STEM al fine di #abbattere i pregiudizi e gli stereotipi#

https://www.consiglionazionaleforense.it/documents/20182/241732/Locandina+presentazione+video+11+febbraio+CPO+u%CC%80-1.pdf/2be6fd3b-cb9d-39a0-76b5-2eb47b653caf?t=1707486357810

IO TI RISPETTO

in occasione della giornata internazionale per la eliminazione della violenza nei confronti della donna per il semplice fatto del suo essere donna

Viviamo in una società dove “portare rispetto” verso l’altro è ormai un atteggiamento raro.

Il rispetto non sta scritto nelle leggi, ma di certo nei cromosomi del nostro DNA. Il rispetto è quell’atteggiamento che nasce dalla consapevolezza del valore di qualcosa o di qualcuno, cioè del valore dell’essere umano. Il rispetto è quella volontà di fermarsi davanti alla sacralità dell’essere umano.”

La violenza è un fenomeno strutturale della intera comunità internazionale, delle nostre società; e viene usata come uno strumento di controllo della vita della donna, influendo su ogni spazio della esistenza femminile: in famiglia, al lavoro, per la strada, sui giornali, nei tribunali, negli ospedali, nella scuola

In questo momento è in discussione il diritto alla vita della donna.

E’ compito della società svolgere un ruolo fondamentale. Noi tutti siamo parte del puzzle della società civile e con ogni nostro gesto possiamo contribuire a creare quelle “misure necessarie per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio culturali” e vigilare affinché CULTURA, USI; COSTUMI, RELIGIONE, TRADIZIONI e c.d. ONORE” non possano essere utilizzati per giustificare la violenza.

Il cambiamento culturale in atto avviene sia in modo naturale sia con il supporto normativo.

Le leggi, però, non bastano perché non tutti i risultati possono essere ottenuti con misure legislative; il rispetto e la civiltà non possono essere imposti con una norma coercitiva della serie “art. 1 chiunque deve essere civile”.

Serve un controllo sociale e questo non può essere imposto ex lege.

Ognuno di noi è chiamato a indossare un paio di occhiali (rossi) per riuscire a “vedere” e riconoscere i segnali della violenza ed agire in modo consapevole per eliminarla

IO TI RISPETTO

20 NOVEMBRE I MINORI PROTAGONISTI

il 20 novembre è la data della Convenzione ONU dedicata ai diritti dei minori

Sassari vuole celebrare questa data storica rendendo gli alunni delle scuole protagonisti di un dibattito con le Autorità nel corso del quale potranno esercitare il loro “diritto all’ascolto”

LA CITTA’ CHE VORREI TRA INTEGRAZIONE BENESSERE E RETE SOCIALE

VITTIMA DI VIOLENZA

la #violenza esiste anche quando la #vittima prima di denunciarla ….. aspetta

Sono tantissimi le ragioni per le quali la vittima di violenza non ha il coraggio di presentare immediatamente la denuncia,

La Corte d’Appello di Perugia ha ricordato un principio scritto in tutte le Carte internazionali dedicate alle vittime di violenza

IL TEMPO CHE PASSA TRA LA DENUNCIA E LA VIOLENZA “NON E’ INDICATIVO DELLA INSUSSISTENZA DELLA CONDOTTA”

PROTEZIONE DEI DATI e CIRCOLAZIONE SICURA E AFFIDABILE DEI FLUSSI TRA EUROPA E USA

La Commissione Europa, in data 10 luglio 2023, ha adottato la decisione di adeguatezza sul quadro Europa – Stati Uniti in base alla quale i dati personali possono circolare in sicurezza dall’Europa verso le imprese statunitensi che partecipano al quadro EU-USA, senza la necessità di ulteriori garanzie per la protezione dei dati.

https://commission.europa.eu/document/fa09cbad-dd7d-4684-ae60-be03fcb0fddf_it

La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Il nuovo quadro UE-USA per la protezione dei dati personali garantirà flussi di dati sicuri per i cittadini europei e apporterà certezza giuridica alle imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico. A seguito dell’accordo di principio che ho raggiunto lo scorso anno con il Presidente Biden, gli Stati Uniti hanno attuato impegni senza precedenti per istituire il nuovo quadro. Oggi compiamo un passo importante per rassicurare i cittadini sul fatto che i loro dati sono al sicuro, per approfondire i legami economici tra l’UE e gli Stati Uniti e nel contempo per riaffermare i nostri valori condivisi. Ciò dimostra che, lavorando insieme, possiamo affrontare le questioni più complesse.”

I TAKE CARE !

mi prendo cura …. di TE e …. anche di me

Un incontro aperto voluto da Carmen Fraietta, Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Sassari

L’obiettivo è quello della sensibilizzazione e conoscenza dello strumento giuridico dell’AFFIDO dei Minori con la partecipazione dei professionisti che si dedicano a garantire la realizzazione dei loro diritti

L’invito a partecipare è rivolto a tutti e tutti

alla volte basta pochissimo per contribuire alla gioia e al sorriso

#25novembre

nella giornata internazionale voluta dall’ONU per contrastare la discriminazione rendo accessibile on line l’articolo pubblicato sulla Rivista DIRITTI UMANI CRONACHE E BATTAGLE della Unione Forense per la tutela dei diritti umani (copyright riservato)

E’ passato un decennio, ma sono ancora convinta che NOI POSSIAMO CAMBIARE IL MONDO